LA PAROLA ASCOLTATA
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 18, 1-18.42)
Stavano presso la croce di Gesù sua
madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù
allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse
alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua
madre!». E da quell'ora il discepolo l'accolse con sé. Dopo questo, Gesù,
sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse:
«Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta
di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso
l'aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito.
LA PAROLA MEDITATA
Tutto è compiuto - Gesù dimostra la sua piena obbedienza alla volontà salvifica
del Padre sino alla morte. E proprio attraverso la sua morte porta a compimento
il progetto del Padre che vuole che tutti gli uomini siano salvi. Lui non si
risparmia per nulla. Si consegna volontariamente alla morte proprio perché sa
che attraverso la sua morte tutti avremmo riottenuto la vita. Attraverso la sua
morte abbiamo avuto accesso alla piena comunione con Dio. La contemplazione del
grigiore del Venerdì Santo non ci allontani dalla prospettiva del mattino
radioso di Pasqua. Non ci sarebbe Domenica di Pasqua senza Venerdì Santo, ma
non avrebbe senso lo stesso Venerdì Santo se non si proiettasse verso l'alba
luminosa della Domenica senza tramonto. Ci illumini intanto la consapevolezza
di fede che l'ultimo respiro di Gesù corrisponde al primo respiro della sua
Comunità. L'espressione riportata dal Vangelo, «emise lo spirito» (Lc 23,46), non
intende registrare semplicemente l'ultimo istante della vita terrena di Gesù,
ma vuole rinviare soprattutto alla contemplazione del dono del Consolatore, lo
Spirito Santo, «che è Signore e dà la vita».
LA PAROLA PREGATA
Signore, donaci
uno sguardo di luce,
che ci renda capaci di
testimoniarTi con forza,
senza paura delle critiche;
rendici anche consapevoli
che se qualcuno opera contro
di noi, Tu ci sei vicino
e ci sostieni sempre.
LA PAROLA IMPEGNA
Viviamo con gratitudine questo giorno, ricordando spesso durante la giornata he per noi il Figlio di Dio ha accettato la sofferenza e la morte.
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