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apr 09 2017
Venerdì Santo PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
domenica 09 aprile 2017

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LA PAROLA ASCOLTATA

 

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 18, 1-18.42)

 

Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell'ora il discepolo l'accolse con sé. Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l'aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito.

 

 

LA PAROLA MEDITATA

 

Tutto è compiuto - Gesù dimostra la sua piena obbedienza alla volontà salvifica del Padre sino alla morte. E proprio attraverso la sua morte porta a compimento il progetto del Padre che vuole che tutti gli uomini siano salvi. Lui non si risparmia per nulla. Si consegna volontariamente alla morte proprio perché sa che attraverso la sua morte tutti avremmo riottenuto la vita. Attraverso la sua morte abbiamo avuto accesso alla piena comunione con Dio. La contemplazione del grigiore del Venerdì Santo non ci allontani dalla prospettiva del mattino radioso di Pasqua. Non ci sarebbe Domenica di Pasqua senza Venerdì Santo, ma non avrebbe senso lo stesso Venerdì Santo se non si proiettasse verso l'alba luminosa della Domenica senza tramonto. Ci illumini intanto la consapevolezza di fede che l'ultimo respiro di Gesù corrisponde al primo respiro della sua Comunità. L'espressione riportata dal Vangelo, «emise lo spirito» (Lc 23,46), non intende registrare semplicemente l'ultimo istante della vita terrena di Gesù, ma vuole rinviare soprattutto alla contemplazione del dono del Consolatore, lo Spirito Santo, «che è Signore e dà la vita».

 

 

LA PAROLA PREGATA

 

Signore, donaci
uno sguardo di luce,
che ci renda capaci di
testimoniarTi con forza,
senza paura delle critiche;
rendici anche consapevoli
che se qualcuno opera contro
di noi, Tu ci sei vicino
e ci sostieni sempre. 

 

LA PAROLA IMPEGNA

 Viviamo con gratitudine questo giorno, ricordando spesso durante la giornata he per noi il Figlio di Dio ha accettato la sofferenza e la morte. 

 

 

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