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dic 06 2015
Seconda domenica di Avvento PDF Stampa E-mail
Scritto da Angela Fariello   
domenica 06 dicembre 2015
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!
 
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Ecco la lieta notizia: viene il nostro Dio, la nostra consolazione è vicina!
La gloria del Signore si rivelerà nel suo Figlio: egli colmerà le valli dell'indifferenza, abbasserà i monti dell'intolleranza, griderà che davvero la nostra schiavitù è conclusa, per sempre.

 

PER LA RIFLESSIONE E LA PREGHIERA:

Dio interviene nella storia e irrompe con la sua Parola in Giovanni Battista, uomo mandato da Dio (Gv 1,6) a preparare le strade al Signore che viene (cfr. Lc 1, 76). Egli è il profeta dell'Altissimo, uno dei più piccoli della terra raggiunto nel deserto dalla Parola di salvezza, per rendere testimonianza alla luce, perchè tutti credessero per mezzo di lui (cfr. Gv 7).

Vivendo nel deserto, Giovanni fa esperienza di essenzialità, fonte di libertà e luogo dove si tacita il grido delle cose inutili, per ascoltare Dio nel silenzio. Egli che si lascia incontrare e forgiare dalla Parola, diventa il testimone di Colui che deve venire, pagando con la vita.

La testimonianza del Battista interpella oggi ogni credente.Ognuno è chiamato ad immergersi come Giovanni nelle periferire della storia, per venire in contatto con la realtà della vita. Nei luoghi di marginalità e di povertà spesso si attende una parola di speranza che sveli Dio.

Attraverso l'esperienza di un amore senza fine, la persona acquisisce nella relazione con il Signore una visione globale della vita osservata, giudicata, agita dalla Parola.

Il credente consapevole che la vocazione umana è incontrare l'altro, è interpellato a scegliere da che parte stare, se tra i potenti o tra coloro che vivono senza compromessi il comandamento nuovo dell'amore.

Preparare in ogni ambiente la via del Signore, raddrizzare i suoi sentieri, significa «portare una parola e un gesto di consolazione ai poveri, annunciaere la liberazione a quanti sono prigionieri delle nuove schiavitù della società moderna, restituire la vista a chi non riesce  più a vedere perchè curvo su se stesso, e restituire dignità a quanti ne sono stati privati» (MisericordiaeVultus, n. 16).

Nel dono di sè nella gratuità, ogni credente fa venire alla luce i valori umani coperti talvolta dal deserto di senso, di dialogo, di condivisione, di giustizia, di relazioni, di amore.

 

 

 O Adonai, guida della casa d'Israele:
vieni a liberarci con braccio potente.

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