Questo tempo liturgico ha due caratteristiche: la preparazione al Natale e l'attesa gloriosa della venuta di Cristo.
Il tempo di Avvento non va separato nemmeno da quello di Natale-Epifania con il quale costituisce un'unitą che celebra la manifestazione del Signore. La nostra fede dell'incarnazione del Verbo sostiene la nostra "attesa escatologica", della fine dei tempi, e ci permette di riconoscere il Cristo che «ora viene incontro a noi in ogni uomo e in ogni tempo, perchč lo accogliamo nella fede e testimoniamo nell'amore la beata speranza del suo regno».
Due sono le modalitą caratteristiche per vivere questo tempo liturgico: la preghiera e la caritą.
La prima č la concreta attuazione della dimensione dell'attesa e della speranza; la preghiera infatti č ricerca dell'incontro con Cristo, č alimentare la lampada della propria fede. É soprattutto espressione di "povertą" intesa non tanto in senso economico, quanto in senso spirituale: povero č chi riconosce di dipendere interamente da Dio, č chi riconosce di non poter vantare meriti particolari e quindi attende con fiducia la salvezza che Dio gli offre nel Figlio suo Gesą Cristo, apparso nella povertą della nostra natura umana.
La seconda, la caritą, č concretizzare l'invito ad un'attesa vigilante che consiste «nell'andare incontro al Cristo che viene con le buone opere». Caritą č anche presa di coscienza critica di fronte ad un contesto consumista che sembra soffocare i richiami alla giustizia, alla solidarietą, alla conversione che il profeta Isaia e Giovanni Battista fanno risuonare in questo tempo liturgico.
L'Avvento č un tempo chiaramente segnato dalla presenza della Beata Vergine Maria: č lei che ci invita all'attesa, che ci č di esempio nell'ascolto, nell'accoglienza dello Spirito Santo; la solennitą dell'Immacolata Concezione ci viene in aiuto.
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