LA PAROLA È ASCOLTATA...
In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una Città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei,disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.
... È MEDITATA
Il messaggio della celebrazione odierna vuole esaltare le meraviglie compiute da Dio nella vergine di Nazareth e ci invita ad aprire il nostro cuore allo stupore per la salvezza che risplende in Maria.
Immacolata Concezione è il terzo dei dogmi mariani in ordine cronologico.
La solennità dell'Immacolata ci mette davanti al dono stupendo riservato a Maria, di essere santa fin dalla sua concezione, di non essere mai stata sfiorata dal peccato e dal male. In effetti già molti secoli prima che Papa Pio IX proclamasse il dogma dell'Immacolata Concezione (1854), la Chiesa antica contemplava Maria come la "tutta santa, senza macchia e senza ruga", perché destinata a diventare la madre del Signore. Ecco perché questa solennità si colloca nel periodo dell'Avvento: l'Immacolata prepara l'Avvento del Signore. Il mistero che celebriamo sostiene il nostro cammino, spesso incerto ed oscuro, illumina il senso della storia, rischiara di luce anche i momenti difficili che il mondo sta vivendo.
La liturgia di questo giorno ci propone la pagina dell'annunciazione, nella quale Maria è indicata come "grembo" accogliente di un evento divino. Infatti si tratta di un saluto speciale per un incontro speciale: "Gioisci, o piena di grazia"; Gabriele, inviato di Dio, invita Maria a gioire perché il Signore è con lei e sarà sempre presente nella sua vita. L'angelo tuttavia non la chiama direttamente per nome, ma si rivolge a lei con un'espressione carica di significato: "colei che viene riempita di grazia". Si tratta di una promessa senza precedenti che cambierà l'esistenza di una ragazza e la storia dell'umanità.
Dio sceglie Maria per stabilire con lei una relazione personalissima e
singolare. E l'evangelista Luca la presenta come il modello del
discepolo, cioè di colui che ha fede e accoglie la chiamata di Dio.
Maria accetta il progetto di Dio nella libertà anche se di fronte ad un
annunzio così straordinario, non si può non pensare alla sorpresa di una
ragazza che chiede: "Come avverrà questo?"... Una domanda legittima che
non vuole essere segno di incredulità o di dubbio; da credente non
cerca il proprio interesse, ma si affida alla volontà di Dio, chiedendo
solamente che Egli, attraverso il suo messaggio, le manifesti le
modalità del concepimento.
Adamo ed Eva avevano preteso di
diventare come Dio. Maria si riconosce serva e si presenta con fiducia:
"Eccomi". Maria consegna la sua vita perché diventi servizio alla vita
di Dio. La logica adamitica è sostituita dalla logica della donazione:
la prima genera paura, la seconda fiducia. Anche noi siamo chiamati a
rispondere. Per noi credenti, Maria diventa riferimento per il nostro
cammino di fede, ci insegna come riferirci a Cristo, come camminare
verso la configurazione a lui, meta della vita. "Il Padre ci ha scelto
in Cristo per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità"
(Ef 1,4). La vita donata è fonte della vita salvata.
A noi
dunque, è offerta la possibilità di liberarci dalle barriere che ci
impediscono di entrare in comunione con Dio. La santità di Maria può
diventare richiamo per noi ad essere santi. In lei ritroviamo lo
specchio per riconquistare la nostra dignità perduta. Maria, modello di
responsabilità e di ogni vocazione; a Lei deve rivolgere lo sguardo lo
sposato, il celibe per il servizio al Regno, il ministro per
ricomprendere la motivazione originaria degli inizi per superare la
tentazione di fermarsi e di nascondersi. Con le sue ultime parole
all'angelo rivela il nostro vero nome. Il nome dell'uomo è: "Eccomi".
... È PREGATA
Maria aiutaci a credere,
a fidarci anche quando la prova
e il dolore sembrano farci dubitare
della presenza
del Signore e del suo amore di Padre.
Ti preghiamo di iberarci dalla presunzione
di volere conoscere e comprendere
tutto e di vincere il nostro orgoglio
che a volte Reclama solo meriti
e non ci fa contemplare le meraviglie
dell'amore gratuito di Dio.
Amen.
...MI IMPEGNA
Il "sì" di Maria sostiene il nostro "sì" a Cristo. Anch'io voglio dire "sì" al Signore e domando la grazia di risponderGli con l'atteggiamento di Maria.
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