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Nuntio Vobis
mar 10 2024
Quarta domenica di Quaresima PDF Stampa E-mail
Riflessioni
Scritto da Angela Fariello   
domenica 10 marzo 2024

La Domenica Laetare è una tinta rosacea nel viola della Quaresima.

 

Una tinta che annuncia la primavera della Pasqua, un colore che vive nella luce

 

e si mescola nuovamente con la luce,

 

in un impasto che assume i tratti della letizia.

 

Perché la letizia non è una gioia smodata, ma un rimescolare i colori della vita,

 

cogliere una nuova sfumatura, giocare con la luce.

 

 Un rimescolare i colori che offre tinte nuove al quotidiano,

 

che sfugge alla mono colorazione del grigio e del nero,

 

per offrirci un modo nuovo di guardare al Cristo.

 

4quaresima24.jpg 
IL VANGELO
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già  stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio.
E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate.
Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio». 
MEDITARE E RIFLETTERE
 
Siamo invitati ad accomodarci nella casa di Nicodemo, ad abitare le sue paure e dubbi, le sue speranze e desideri di verità. È in questo contesto che risuona l'invito di Gesù, in continuità con l'esperienza dell'esodo, a volgere lo sguardo non più al serpente innalzato per guarire dai morsi velenosi, ma a Cristo che con la sua croce guarisce dal "primo serpente" che ha avvelenato la storia dell'intera umanità. La fede abilita a vedere oltre, a sperimentare già ora la vita eterna, ad essere in comunione d'amore con Dio.
L'opera Untitled di Dan Flavin è  costituita da diversi tubi di neon colorati che sottolineano le differenti aree liturgiche della chiesa. Per la navata centrale sono stati usati il blu e il verde, rosso e luce di Wood per il transetto, giallo e luce di Wood per l'abside.

L'intervento si presta a diverse interpretazioni: da una parte ripropone in chiave artistica la concezione della luce come epifania dell'intero trascorrere del giorno, in un percorso che parte dall'alba fino al tramonto; dall'altra definisce ogni singolo elemento della chiesa con una colorazione differente: navatacentrale, transetto, abside. Ne deriva uno spazio suggestivo che testimonia un felice incontro tra l'arte contemporanea e l'architettura sacra.


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mar 02 2024
Terza domenica di Quaresima PDF Stampa E-mail
Riflessioni
Scritto da Angela Fariello   
sabato 02 marzo 2024
Il vangelo di questa terza domenica di Quaresima presenta un quadro potente,

con al centro un gestoi nconsueto e forte di Gesù:

salito al tempio, si trova davanti ad una scena devastante

e scaccia i mercanti dal tempio.

È un'azione di evidente e giustificata collera verso chi ha fatto della casa del Padre

un luogo di scambio di denaro e di traffico di merci.
 
 
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IL VANGELO
 
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà». 
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?».Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora iGiudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egliparlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono cheaveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù. Mentre era a Gerusalemmeper la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che alcuno dessetestimonianza sull'uomo.
Egli infatti conosceva quello che c'è nell'uomo.
 
 
 
MEDITARE E RIFLETTERE
 
Il vangelo di questa terza domenica di Quaresima presenta un quadro potente, con al centro un gestoinconsueto e forte di Gesù: salito al tempio, si trova davanti ad una scena devastante e scaccia imercanti dal tempio. È un'azione di evidente e giustificata collera verso chi ha fatto della casa del Padreun luogo di scambio di denaro e di traffico di merci.
È quello che succede al tempio di Gerusalemme, prima della Pasqua. Per essere accettati da Dio, peravere il suo favore bisogna offrire un sacrificio. Entrando nel tempio, si comprano animali da sacrificaresull'altare del tempio; la moneta dell'impero non può essere introdotta nel tempio perché riproducel'effigie dell'imperatore, e allora bisogna cambiarla. Si è costruito un sistema economico attorno a quellache doveva essere la relazione con Dio, ma Gesù contesta anche il mercato religioso, che può esserepeggiore di quello economico.
Giovanni racconta che Gesù, entrando nel Tempio, trova confusione, disordine, incontra logiche dipotere e di dominio, assiste al mercanteggiare valori e sentimenti, perfino al barattare la fede.La protesta di Gesù è esplicita: nessuno può e deve strumentalizzare il nome e la casa di Dio perricavarne onori e ricchezze, nessuno può e deve mettere la ricerca del profitto davanti alle ragionidell'uomo. Gesù dimostra con questo gesto audace, la lotta tra il desiderio di autenticità presente inogni esistenza e il rischio di perdersi in logiche ingannevoli.
Il gesto di Gesù non è un gesto di violenza, è l'azione di un profeta: traduce lo spirito del salmo 69: "Lozelo per la tua casa mi divorerà"». Questo salmo è un'invocazione di aiuto in una situazione di estremopericolo a causa dell'odio dei nemici: la situazione che Gesù vivrà nella sua passione. Lo zelo per il Padree per la sua casa lo porterà fino alla croce: il suo è lo zelo dell'amore che porta al sacrificio di sé, nonquello falso che presume di servire Dio mediante la violenza.
Gesù si presenta come il nuovo tempio, il vero santuario in cui è possibile incontrare Dio: parla infattidel tempio del suo corpo. Vivere una relazione con Cristo e la sua Parola è quello che conta. Non èsecondo il cuore di Cristo la religione che prega Dio nel tempio ma non passa attraverso un incontro,un'amicizia, che non si trasforma in amore verso quell'altro tempio che sono i fratelli che ci stannoaccanto. 
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feb 24 2024
Seconda domenica di Quaresima PDF Stampa E-mail
Riflessioni
Scritto da Angela Fariello   
sabato 24 febbraio 2024

La seconda tappa del cammino quaresimale ci vede impegnati a contemplare la trasfigurazione del Signore,

a riconoscere il mistero della sua divinità nella sua santa umanità.

In Cristo siamo invitati a fare spazio nel nostro cuore per ascoltare con fede la Sua parola

e accogliere come lievito di rinnovamento la sua presenza in noi.

 

2quaresima24.jpg

 

IL VANGELO

 

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche.

E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui;facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa dire, Perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l'amato: ascoltatelo!».

E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro. Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell'uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.

 

 

MEDITARE E RIFLETTERE

 

Siamo invitati a volgere il nostro sguardo contemplativo verso il Cristo, che illumina il cammino penitenziale e di conversione della Quaresima per riappropriarci in lui della nostra umanità. La vita spirituale è un cammino di umanizzazione che trasforma nell'intimo il cuore dei credenti.


La trasfigurazione avviene in un contesto di lontananza dalla vita quotidiana e dai suoi rumori e affanni. Il testo parla di Gesù che conduce i tre in disparte e su un alto monte, questo per calarsi nel silenzio che favorisce l'incontro con Dio. Già il profeta Osea suggeriva: «La attirerò a me, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore» (Os 2,16). In generale, il monte è luogo abituale di incontro con Dio. Anche Mosè era salito sul monte per ascoltare Dio e ricevere le Dieci Parole (cf. Es 19,20).

 

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feb 18 2024
Prima domenica di Quaresima PDF Stampa E-mail
Riflessioni
Scritto da Angela Fariello   
domenica 18 febbraio 2024

 

 Il tempo quaresimale che abbiamo iniziato da poco, ci richiama alla purificazione del cuore.La conversione non è mai un fatto episodico ma è un atteggiamento costante, che interessa tutta la persona nelle varie stagioni della vita.
Con Gesù la conversione significa volgersi verso di Lui, camminare dietro a Lui, rimanere nel suo amore, osservare i suoi comandamenti, combattere con l'egoismo che ci disorienta e desertifica, significa cambiare "mentalità", modo di pensare ed intendere la vita.

 

 

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IL VANGELO

In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano. Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è icino; convertitevi e credete nel Vangelo».

 

 

MEDITARE E RIFLETTERE

 

Lo scenario biblico di questa prima domenica di Quaresima è il deserto, che nella tradizione biblica è il luogo della prova, della verifica, della solitudine con il nostro io profondo. È anche il luogo della parola, come deserto richiama il silenzio esteriore che può far emergere non solo le tante e troppe voci che ffollano la nostra mente, ma anche la voce di Dio che continua a parlarci, a voler dialogare con noi nell'intimità della nostra coscienza. Certamente siamo invitati ad entrare anche nello spazio della tentazione, ma con Gesù, per vincere, non da soli, ma con il suo aiuto.

Le tentazioni non si evitano ma si attraversano. "Senza tentazioni nessuno si salva, perché scompare la libertà" diceva il grande abate Antonio. Cedere alla tentazione è voltare le spalle a Dio e voler costruire l'esistenza in proprio anziché in collaborazione e comunione con Dio e con i fratelli che ci vivono accanto; è scegliere Dio o gli idoli, cioè li assoluti della nostra società: soldi, piacere, potere, successo.

Affrontare la tentazione, allora, è affrontare questi idoli nel deserto profondo di noi stessi nel quale difficilmente scendiamo per paura di misurarci con le nostre cupidigie e false consolazioni. Se con coraggio ci accorgiamo di essere cenere plasmata dalle mani di Dio, scopriremo che anche il nostro deserto può trasformarsi in una valle fiorita.

 

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feb 13 2024
Quaresima 2024 - Calendario liturgico-pastorale PDF Stampa E-mail
Annunci Parrocchiali
Scritto da Angela Fariello   
martedì 13 febbraio 2024

 

"Che cosa chiedete alla Chiesa?

 

La fede"

 

 

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14 Febbraio, Mercoledì delle ceneri - giorno di digiuno e astinenza

S. Messe con imposizione delle sacre ceneri in Chiesa Madre ore; 9:00 e 19:00

Santa Messa con imposizione delle sacre ceneri presso la Casa Della Carità S. Vincenzo ore: 16.00

 

16 Febbraio, Venerdì

Ore 19:30 in Chiesa madre Liturgia di inizio Quaresima.

 

18 Febbraio, I Domenica di Quaresima

 

23 Febbraio, Venerdì

Ore 19:15 Via Crucis in chiesa madre animata dal C.P.P. e C.P.A.E.

 

24 Febbraio, Sabato

Ore 15.00 Ritiro comunitario di Quaresima tenuto da Padre Franco Annicchiarico presso l'Istituto San Giuseppe

 

25 Febbraio, II Domenica di Quaresima

ore 18.30 Inizio novena Madonna di Costantinopoli

 

1 Marzo, Venerdì

Ore 19:15 Via Crucis in chiesa madre animata dai ragazzi delle fascia sacramentale

 

3 Marzo, III Domenica di Quaresima

 

5 Marzo, Martedì, Festa della Madonna di Costantinopoli.

S. Messe ore: 8:30 - 10:00 e 18:00. 

Ore 19:00 Processione con l'immagine della Madonna di Costantinopoli per le vie del paese

 

7 Marzo, Giovedì

ore 16:30 Pellegrinaggio con le altre parrocchie del  nostro vicariato a Bari in Cattedrale per onorare la B.V. Maria Odegitria

 

8 Marzo, Venerdì

ore 19.15 Via Crucis cittadina animata dalle Confraternite con partenza dalla Madonna delle Grazie.

Le 14 croci in questa Quaresima saranno collocate nella zona sud - dal municipio verso Altamura, dove si terrà la Via Crucis

 

 

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