Home arrow Nuntio Vobis
Nuntio Vobis
dic 10 2016
Terza domenica di Avvento PDF Stampa E-mail
Riflessioni
Scritto da Redazione   
sabato 10 dicembre 2016

3avvento16.jpg

 

ASCOLTIAMO LA PAROLA

Dal Vangelo secondo Matteo Mt 11,2-11

In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo».
Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa dunque siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi
dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico,
anzi, più che un profeta. Egli è colui, del quale sta scritto: Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero davanti a te egli preparerà la tua via. In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.

 

PER RIFLETTERE

Anche le anime più grandi sono attraversate dal dubbio, rischiano di cadere nella notte dello spirito. È accaduto recentemente anche a madre Teresa di Calcutta, come racconta nel suo diario. Allora la fede, fino allora sicura, si riempie di interrogativi angoscianti: Ci si domanda: se Dio esiste, perché non si fa sentire, non lancia un messaggio?; soprattutto perché non interviene
come ci aspetteremmo? È questa, in fondo, la domanda del Battista che partecipa alle aspettative del suo popolo. Tutti attendevano un messiapotente che avrebbe distrutto il male con la forza e stabilito un regno
di soli giusti. Quella scure vibrata con forza, quel ventilabro che getta in aria il grano per separarlo dalla pula, roteava nelle mente di molti. Perciò l'agire di Gesù risultò deludente e inaccettabile a molti, che lo condannarono a morte. Dio non si comporta come vogliamo noi, i suoi pensieri non sono i nostri pensieri. Questo a volte ci scandalizza. È facile che sia così per noi portati a crearci idoli su misura.

Leggi tutto...
 
dic 07 2016
Solennità Immacolata concezione di Maria PDF Stampa E-mail
Riflessioni
Scritto da Redazione   
mercoledì 07 dicembre 2016

immacolata16.jpg

 

ASCOLTIAMO LA PAROLA

Dal Vangelo secondo Luca Lc 1,26-38

In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse
un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il  Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco
uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la
tua parola». E l'angelo si allontanò da lei. 

PER RIFLETTERE

Nel racconto evangelico dell'Annunciazione Maria pone una serie di domande sul futuro e su come può realizzarsi il misterioso disegno divino che le viene presentato. Eppure, nel momento in cui viene annunciato l'intervento dello Spirito Santo, ogni cosa per lei prende senso, prende forma, e cadono tutte le sue resistenze e paure umane. Accetta di mettersi nelle mani di Dio e dice il suo sì. La vicenda di Elisabetta non è la spintache mancava per accettare la volontà di Dio, bensì la conferma che Dio fa cose grandi. Dopo il sì di Maria, altro non serve e l'Angelo si allontana. Ecco l'azione dello Spirito Santo in ognuno di noi: Egli opera su ciò che mettiamo a disposizione di noi, della nostra vita, del nostro essere. Lo stesso avviene nelle nostre famiglie con le loro bellezze e le loro fatiche, cadute, sofferenze: lo Spirito si manifesta e opera se noi ci mettiamo a disposizione, certi che è Lui a costruire unità, fecondità, fedeltà. A noi è chiesto il primo sì, quello che apre il cuore e fa spazio alla sua azione. La speranza allora diventa certezza della fedeltà di Dio e alla sua promessa di essere con noi tutti i giorni. 

Leggi tutto...
 
dic 03 2016
Seconda domenica di Avvento PDF Stampa E-mail
Riflessioni
Scritto da Redazione   
sabato 03 dicembre 2016

2avvento16.jpg

 

ASCOLTIAMO LA PAROLA

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 3, 1-12

 

In quei giorni, venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della Giudea dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!».
Egli infatti è colui del quale aveva parlato il profeta Isaìa quando disse: «Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, addrizzate i suoi sentieri!».
E lui, Giovanni, portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano cavallette e miele selvatico.
Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la zona lungo il Giordano accorrevano a lui e si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.
Vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all'ira imminente? Fate dunque un frutto degno della conversione, e non crediate di poter dire dentro di voi: "Abbiamo Abramo per padre!". Perché io vi
dico che da queste pietre Dio può suscitare figli ad Abramo. Già la scure è posta alla radice degli alberi; perciò ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Io vi battezzo nell'acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala e pulirà la sua aia e raccoglierà il suo frumento nel granaio, ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile». 

 

 

PER RIFLETTERE

 

Nonostante le apparenze e lo sgomento del primo impatto con questo testo del Vangelo, il messaggio nascosto nelle parole di Giovanni è ricco di una speranza che va ripensata come fedeltà di Dio: Egli rimane fedele nonostante
la nostra piccolezza. Come è rimasto fedele nel passato, nella storia della salvezza, così oggi mantiene la sua fedeltà all'uomo. "Colui che viene dopo di me è più forte di me": non una salvezza umana, ma il Dio che guida lastoria viene e mantiene le sue promesse, offrendoci un di più di vita, arrivando Lui stesso a mettersi in gioco con noi e per noi, insegnandoci ad uscire da sé per incontrare gli altri, aprirsi alla relazione reciproca, perdonarsi e amarsi come persone, come figli di Dio, appunto!

Leggi tutto...
 
nov 27 2016
L'icona del tempo di Avvento PDF Stampa E-mail
Riflessioni
Scritto da Angela Fariello   
domenica 27 novembre 2016

icona_avv16.jpg

 

GIUSEPPE E MARIA
SANTI SPOSI

Breve lettura dell'icona

(p. Franco Annicchiarico s.j.)

 

Questa icona moderna, realizzata da padre Bruno Facciotti della Congregazione delle Santissime Stimmate di Nostro Signore Gesù Cristo (Stimmatini) è custodita e venerata nella cappella della Casa Santi Sposi dei padri Stimmatini in Palombaio (BA).  

 

Presenta lo sposalizio di Maria e di Giuseppe.

I due sono dipinti nel momento in cui Giuseppe prende in sposa Maria donandole l'anello nuziale.

 

L'angelo dietro allo sposo, ricorda il sogno che rivela a Giuseppe il concepimento verginale della sua promessa per opera dello Spirito Santo (le tre stelle sul manto di Maria), e gli permette di superare i dubbi e le difficoltà che lo stavano portando a pensare di ripudiare Maria in segreto.

 

Maria rivestita di luce, come la donna dell'Apocalisse (cfr Ap 12) con in mano un fazzoletto che ricorda le 12 stelle, porta in se tutto il popolo della promessa, Israele, e tutta l'umanità che trova finalmente il suo Sposo nel Cristo che porta in grembo. Questo in particolare è simboleggiato dalle donne dietro a Maria che ricordano le vergini sagge che attendono e ricevono finalmente la visita dello sposo (cfr Mt 25,1).

 

In queste nozze umane si compiono le nozze di Dio con l'umanità, l'amore umano e l'amore divino che si incontrano, quasi a significare che ogni amore, se è amore, viene da Dio. Un amore potente e gratuito che discende dall'alto e avvolge tutta la vita come lo Spirito Santo che discende su Maria e la potenza dell'Altissimo la ricopre con la sua ombra (cfr Lc 1,35)

 

E tutto questo nella città degli uomini, che è Nazaret, dove probabilmente i due storicamente si sposarono, ma simbolicamente ancora di più è Gerusalemme, la città che rappresenta ogni città degli uomini, con le sue forze di vita ma anche di morte, e che qui viene benedetta nel panno rosso che unisce le due case nella parte superiore dell'icona. Nelle vicende di Giuseppe e Maria, nella loro piccola storia che accoglie il Dio della storia, tutta la città, tutte le città trovano benedizione. 

 

 

 
<< Inizio < Prec. 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 Pross. > Fine >>

Risultati 289 - 297 di 653

Vinaora Visitors Counter

mod_vvisit_countermod_vvisit_countermod_vvisit_countermod_vvisit_countermod_vvisit_countermod_vvisit_countermod_vvisit_countermod_vvisit_countermod_vvisit_counter
mod_vvisit_counterToday1007
mod_vvisit_counterYesterday5117
mod_vvisit_counterThis week35145
mod_vvisit_counterThis month86983
mod_vvisit_counterAll10546873

Login

Live Users

Created by Francesco Benedetto