Home L'Incontro online
L'Incontro online Versione Digitale della Redazione reale
|
mar
08
2010
dalla Redazione
|
Scritto da Angela Fariello
|
lunedì 08 marzo 2010 |
Titolo: Avatar
Regia: James Cameron
Attori: Sigourny Weaver, Sam Worthington, Zoe Saldana
Genere: fantascienza
Durata: 162 minuti
«Il più forte mangia il più debole e nessuno
muove un dito»
«È così che si fa! Quando qualcuno è seduto
su una cosa che vuoi, lo rendi nemico così poi sei giustificato a prendertela»
Anno 2154,
siamo su Pandora un mondo dove le montagne fluttuano, una terra promessa per un
mondo, il nostro, divorato dall'avidità e dalla studipità dell'uomo. Gli indigeni
assomigliano agli uomini ma sono blu, altissimi e snelli, hanno una coda e una
faccia da felino. Il loro territorio è meraviglioso, a metà fra la giungla di
Tarzan e la Terra di Mezzo degli hobbit di Talkien, ricca di alberi e rocce
luminescenti. Peccato che tutto si poggi su un vasto giacimento di un
preziosissimo metallo: gli uomini sono lì per quello e devono convincere il
popolo Na'vi a spostarsi per dare il via all'estrazione. Per convincerli gli
scenziati hanno inventato degli avatar: corpi del tutto simili a quelli dei
nativi, comandati a distanza dagli
uomini al sicuro nelle centrali operative sul pianeta. Uno di loro è l'ex
marine paraplegico Jake Sully che, dopo un durissimo addestramento da parte
della figlia del capo tribù, verrà accolto fra i membri del Popolo.
|
Leggi tutto...
|
|
mar
08
2010
dalla Redazione
|
Scritto da Vincenzo D'Urso
|
lunedì 08 marzo 2010 |
Leggevo con riflessioni e sentimenti contrastanti due contributi interessantisimi al dibattito sulla condizione dei giovani laureati, fortemente in crescita per numero, e sul loro impegno politico e professionale nella nostra vita sociale. Ho letto, infatti, la qual cosa mi ha colpito perchè mi ha arrecato una certa inquietudine, l'articolo dell'amico Michele Mongelli, pubblicato sul numero scorso de "l'incontro" (pag.9) con titolo "La lezione di Seneca". Un discorso provocatorio senz'altro, degno di ogni attenzione. Dopo aver accennato a una condizione del giovane "maturato" o laureato, quasi "senza qualità", per dirla con R. Musil, Michele Mongelli, ha voluto "strigliare" energicamente le giovani promesse della vita culturale incitandole ad emergere, a rendersi "visibili", per contributi professionali e politico-sociali vivaci e di valore.
|
Leggi tutto...
|
|
feb
22
2010
dalla Redazione
|
Scritto da Vincenzo D'Urso
|
lunedì 22 febbraio 2010 |
Annata buona quest'anno per il raccolto delle olive, sia per la quantità (oltre 80.000 quintali) che per la qualità del prodotto, con una resa che si attesta in media sui 17,50 chili d'olio circa per quintale; nessun problema di integrità del frutto e clemenza del tempo per un numero di giorni sufficiente a portare a termine il raccolto.
Deludenti e inadeguati i ritorni economici rispetto ai costi di coltivazione e di raccolto. I prezzi di vendita delle olive dai 35 ai 40 euro al quintale sono quelli, ormai stabilizzati, sui livelli raggiunti dopo il loro crollo nello scorso anno; quelli dell'olio dai 235 a 260 euro al quintale, per il convenzionale; sui 300 euro quello biologico, per quantità pari al 40% dell'intera produzione. Nessun risultato migliorativo è venuto dalle fermate dei lavori di raccolto e dalle manifestazioni di protesta dello scorso anno. Quest'anno, fortissima in Capitanata e in altre zone della Puglia e della Basilicata, la protesta da noi non è neppura partita, minata in partenza da delusione e sconforto.
Lo sforzo di rendere produttiva e remunerativa la produzione ha impegnato i nostri coltivatori e gli operatori del settore in uno sforzo di continuo adeguamentodi strutture e di mezzi, meccanici e tecnologici, sempre più evoluti ed adeguati alle progressive riduzioni di manifattura tenedenzialmente in fuga verso altri impieghi lavorativi.
|
Leggi tutto...
|
|
dic
20
2009
dalla Redazione
|
Scritto da Vincenzo D'Urso
|
domenica 20 dicembre 2009 |
Venticinque anni per una qualsiasi opera , nata e fatta
durare , senza sovvenzionamenti , consegnata all' entusiastico sostegno di
lettori , da quelli affezionati e perseveranti a quelli occasionali , ai lettori
abbonati e sostenitori e anche a
quelli che lo attendono e lo leggono senza comprarlo ( con una offerta ) sono
tanti . Una impresa, quella della
pubblicazione de L'Incontro, che è
rimasta affidata al generoso volontariato di responsabili e collaboratori,
redattori dilettanti o pubblicisti, soggetta a pretese a volte eccessive , a
malintese aspettative , a crisi di costanza nell'impegno e nella partecipazione
, a ricorrenti defezioni, a critiche in alcuni casi giustificate e in altri casi ingenerose o interessate e che
ha coperto una parentesi storica notevole per il nostro paese. Un traguardo che
vuole essere anche un punto di
partenza
per un impegno nuovo e generoso al servizio della comunità locale.
Nasceva , quasi come creatura vivente, a Natale del 1984 il primo numero del nostro
periodico portando a maturazione il frutto di un antico fervore , tante volte mortificato, attorno al progetto
della realizzazione di un notiziario di
vita cittadina riprodotto a stampa.
Con l'editoriale del n. 1 si davano le ragioni della nascita
del nostro foglio locale ricorrendo alla citazione di un pensiero di don Milani
rivolto ai suoi giovani della scuola di Barbiana: "E' molto utile conoscere che
i problemi degli altri sono anche i tuoi . Perché non uscirne insieme?"
Era questo un invito ad incontrarsi e a comunicare per
superare "insensibilità e indifferentismo che conducono a rinchiudersi in un isolamento molto pericoloso; un invito a "trasferire dentro di sé il mondo
degli altri , con i problemi, le speranze, le gioie, le esperienze di un
ambiente che ci circonda ; ... un mezzo per registrare ciò che avviene , perché
sia conosciuto e tramandato ;... un mezzo di cultura calata nel contesto locale,
un mezzo di aggregazione di persone e di idee" ( L'Incontro, anno I , n.1,1984).
Alla presentazione di
quelle prime intenzioni sono seguite poi verifiche e propositi che hanno
puntualizzato in diverse ricorrenze il cammino percorso in questi venticinque
anni dalla storia del periodico.
|
Leggi tutto...
|
|
dic
16
2009
dalla Redazione
|
Scritto da Mauro Panza
|
mercoledì 16 dicembre 2009 |
- La stanza dei ricordi -
In un freddo mattino
d'autunno, seduto sulla scalinata di Don Battista Scarangella, apparve un
giorno, come per magia, un uomo. Con un corto mantello nero e la "coppola" in
testa, aspettava qualcuno o qualcosa. Siamo nel 1943, in piena guerra, e la
gente che di lì passava lanciava sguardi di curiosità e di paura. E così tutti
i giorni, per un lungo periodo. Si venne poi a sapere che si trattava di un
deportato politico, di origini siciliane. Si chiamava Vincenzo ed era stato
mandato a Toritto al confino. La sua
colpa? Quella di non essersi sottomesso al regime fascista. Una sera, il poveretto
faceva ritorno a casa dopo una giornata lavorativa in miniera quando, passando
per la piazza del paese, fu affiancato da due gerarchi e portato con la forza
davanti ad una specie di tribunale dove il Potestà gli intimò di pronunziare ad
alta voce: "Viva il Fascio, Viva Mussolini...". Al suo netto rifiuto gli fu
propinata una buona dose di "olio di ricino"
e mandato a casa. Per ben tre
volte l'inumano gesto fu perpetrato, quindi poiché "quella gente" non potè
raggiungere il risultato voluto, per dare l' "Esempio" pensarono di allontanare
Vincenzo, affidandolo ai carabinieri che lo caricarono su di un treno merci,
destinazione ignota, al confino.
|
Leggi tutto...
|
|
| | << Inizio < Prec. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Pross. > Fine >>
| Risultati 73 - 81 di 110 |
|
|
Vinaora Visitors Counter | Today | 5273 |  | Yesterday | 6091 |  | This week | 16706 |  | This month | 11364 |  | All | 10471253 |
|